Risparmio energetico in casa: come ottenere le giuste agevolazioni fiscali, caso per caso

Parliamo ogni giorno di quanto sia importante puntare sulla riduzione delle spese di casa, che di per sé rischiano di gravare notevolmente sui bilanci di una famiglia. In particolar modo la tematica su cui si ha maggior sensibilità è quella riguardante il consumo di energia elettrica; oltre ai vari elettrodomestici, in giornate calde come queste, sicuramente molte abitazioni vengono costantemente rinfrescate con l’ausilio di ventilatori o di sistemi di condizionamento; il loro prolungato utilizzo comporta una bolletta energetica sempre più pesante, aspetto che invita sicuramente a cercare di porre un correttivo.

Sicuramente chi costruisce una nuova abitazione trova di fronte a sè numerose opportunità per realizzare una casa che sia si munita di ogni confort, ma che sappia garantire al tempo stesso una riduzione significativa, se non un vero e proprio azzeramento, degli sprechi… tutto questo per rispetto di noi stessi, per le nostre finanze e ovviamente anche per l’ambiente che ci circonda e che è già quotidianamente gravato dalle numerose emissioni inquinanti.

Per tutti coloro che si ritrovano in una casa con qualche anno, o che magari necessita di interventi di ristrutturazione, l’opportunità migliore è quella di puntare su incentivi e detrazioni fiscali per interventi volti a garantire il risparmio energetico. Questo tipo di interventi, però, porta spesso a districarsi tra regolamenti e normative non sempre molto chiare… cerchiamo, quindi, di fare un rapido aggiornamento della situazione a quello che è il quadro generale per l’anno 2019.

Gli attuali regolamenti prevedono una serie di detrazioni fiscali pari al 50% per ristrutturazioni, e pari al 65% per interventi che consentono un miglior risparmio energetico. Ma le detrazioni comportano un versamento di somme in denaro? Assolutamente no! L’Agenzia delle Entrate, per il richiedente che è in regola, non versa sul conto la somma pari al 50% della spesa iniziale, ma la restituisce sotto forma di detrazione dalle future tasse, scaglionandole in un tot di rate annuali.

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Parlando di interventi che consentono di accedere alle detrazioni fiscali, quali rientrano nel novero delle detrazioni al 50% e quali in quelle al 65%?

Indice

AGEVOLAZIONI FISCALI AL 50% O RISTRUTTURAZIONE

Questo caso riguarda tutte le opere che comportano una manutenzione ordinaria, straordinaria, ossia quella serie di interventi edilizi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti in comune degli immobili residenziali, rurali e loro pertinenze.

Ecco l’elenco delle spese ammesse al diritto di detrazione 50%

  • Lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia,
  • Attività di ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • Opere volte all’abbattimento delle barriere architettoniche (ascensori o montacarichi)
  • Lavori di cablatura degli edifici e di riduzione dell’inquinamento acustico;
  • Attività volte al conseguimento di risparmi energetici (coibentazione e insufflaggio)
  • Interventi per l’adozione di misure antisismiche come opere per la messa in sicurezza statica;
  • Bonifica dall’amianto
  • Riparazione di impianti per la sicurezza domestica (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante);
  • Anche le spese delle prestazioni professionali sono detraibili (progetti asseverazioni e altro);

AGEVOLAZIONI FISCALI AL 65% O DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

Le agevolazioni al 65% sono quelle che sicuramente ci interessano di più in questo tipo di approfondimento. Vengono concesse principalmente quando:

  • Si sostituisce un impianto di riscaldamento obsoleto con una moderna caldaia a condensazione
  • Installazione di pompe di calore ad alta efficienza
  • Interventi di isolamento termico, come ad esempio l’operazione di insufflaggio di schiume isolanti per il riempimento delle intercapedini (in molti sono all’oscuro di come funziona nel concreto questa pratica, per questo consigliamo la lettura di questo approfondimento sull’insufflaggio)
  • Installazione di dispositivi per il controllo da remoto dei riscaldamenti, dei condizionatori o per la produzione di acqua calda, e molti altri tipi di interventi
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Non dimenticate che questo tipo di detrazioni non si ottiene in automatico, ma occorre l’asseverazione di professionisti abilitati (in particolare, grande importanza assume la redazione di un documento che attesta il miglioramento della prestazione energetica dell’edificio).

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Come posso detrarre fiscalmente un’opera di coibentazione

Un intervento di Coibentazione della casa sia essa eseguita su pareti che su tetto e sia essa realizzata con pannelli (cappotto termico ) oppure con insufflaggio (riempimento intercapedini) può essere recuperata fiscalmente con detrazione al 50% (ristrutturazione) oppure con detrazione al 65% (riqualificazione energetica).

Nel primo caso l’utente può risparmiarsi il costo di un tecnico abilitato (termotecnico)collegandosi al sito dell’Enea e registrandosi compilando una serie di dati personali, della casa, ma attenzione che l’Enea ad un certo punto chiederà i valori di trasmittanza termica raggiunta dopo la coibentazione e qui se l’utente è pratico nessun problema altrimenti occorre avere nozioni tecniche per portare a termine la pratica!

Nel caso della detrazione al 65% (riqualificazione energetica) è necessario affidarsi ad un tecnico abilitato che redige la pratica detrazione più APE (attestato di prestazione energetica della casa) (scopri come si redige un APE).