Calcolo e pagamento contributi inps colf

La recente circolare pubblicata dall’Inps nel gennaio 2018 detta importanti cambiamenti in tema di calcolo dei contributi dovuti dai datori di lavoro in favore di colfbadanti ed ogni altro lavoratore domestico.
In linea generale bisogna dire che i contributi da versare ai lavoratori domestici risentono della variazione Istat dell’1,1%. Di conseguenza, per il calcolo ed il pagamento, bisognerà fare riferimento alle tabelle aggiornate e pubblicate dall’Inps. (per ulteriori info visita il sito ufficiale di colf on line)

Contributi inps colf: cosa sono?

Come per ogni altro lavoratore, anche nel caso di lavoro domestico, i contributi versati dai datori di lavoro servono a regolarizzare il rapporto di lavoro e, in questo modo, mettere da parte una certa somma di denaro a titolo di garanzia per il lavoratore domestico in caso di pensione, maternità o infortunio e malattia. I contributi versati, inoltre, hanno un ruolo fondamentale in materia di diritto alla disoccupazione in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Di solito il calcolo dei contributi viene effettuato con una cadenza trimestrale. Quindi stando a questo principio, il primo termine utile per il versamento dei contributi é il mese di aprile, appunto il terzo mese dell’anno.

Novità in materia di calcolo

La circolare del gennaio 2018 nulla cambia circa il sistema contributivo per il rapporto di lavoro domestico a tempo determinato. Quindi continuerà ad applicarsi il contributo addizionale, pari all’1,40% della retribuzione convenzionale, cioè quella imponibile ai fini previdenziali. Questo contributo continua ad essere escluso per tutti i lavoratori domestici a termine, assunti in sostituzione di lavoratori assenti.

La nuova circolare, però, stabilisce che il calcolo dell’importo dovuto dal datore in favore di colf e badanti varia in base alla tipologia di contratto di lavoro che viene sottoscritto. E questo giustifica perché nell’ipotesi di contratto a tempo determinato il calcolo é maggiorato da un contributo aggiuntivo addizionale dell’ 1,40%, necessario a finanziare la disoccupazione.
Al fine di facilitare il lavoro ed evitare errori, l’Inps ha messo a disposizione sul proprio sito alcune tabelle di riferimento per il calcolo dei contributi.

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Ad ogni modo é necessario conoscere anche:

1. La retribuzione oraria effettiva, che va sommata alla quota di tredicesima mensilità, nonché a quella di vitto ed alloggio, nel caso in cui si parli di una lavoratore convivente;
2. Le ore contributive che sono state calcolate nel corso del trimestre;
3. La tipologia contrattuale sottoscritta tra le parti;
4. Le ore di lavoro effettivo nel corso della settimana.

A riguardo, bisogna ribadire che se le ore di lavoro superano le 24, in questo caso il contributo é fisso. In caso contrario, il contributo é stabilito dalla fascia oraria.

Modalità di pagamento e scadenze

Come abbiamo già detto, il calcolo dei contributi per i lavoratori domestici avviene con cadenza trimestrale. Per questa ragione il pagamento dei contributi per colf e badanti é fissato ogni tre mesi, entro i primi 10 giorni successivi al trimestre considerato.
Dunque, stando a questa regola il pagamento dei contributi per il primo trimestre 2018 é fissato dall’1 al 10 aprile 2018. Per il secondo trimestre 2018, relativo ai mesi aprile/ maggio/ giugno, il pagamento dovrà avvenire tra l’1 ed il 10 luglio.

Tra l’1 ed il 10 ottobre, invece, viene fissato il pagamento dei contributi per i mesi di luglio/ agosto / settembre.
Il quarto trimestre ottobre/ novembre / dicembre verrà saldato tra l’1 ed il 10 gennaio.

In caso di mancato pagamento dei contributi entro il termine fissato farà scattare l’applicazione delle sanzioni Inps.
Il pagamento dei contributi per i lavoratori domestici può avvenire online, sul sito Inps. Dalla pagina Home del sito occorrerà spostarsi sulla sezione Servizi online. A questo punto si potrà procedere al pagamento tramite propria carta di credito.

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Il pagamento può avvenire anche tramite il bollettino Mav, che può essere inviato dall’Inps, o scaricato dal sito. Il bollettino Mav può essere pagato sia presso banche, sia presso gli uffici postali.
É possibile effettuare il pagamento anche telefonicamente, grazie al supporto del Contact Center che richiederà il numero della carta di credito.
Infine, forniscono il servizio di pagamento dei contributi anche i soggetti aderenti al circuito Reti Amiche, come nel caso di alcune tabaccherie.